Gnoko Bok

Cirqu'en Choc
cirque rue
Gnoko Bok
© Céline Ribordy
Anno di creazione : 2020 - possibile ripresa
Durata : 50 min
Pubblico di riferimento : pubblico adulto
francese, Inglese
Tipo : Fisso, sotto il tendone | interno ed esterno
Acrobatica, Arte aerea, Pagliaccio, Circo, Danza, Equilibrismo, Compositore, Teatro, Filo, Tessuto aereo, Ruota Cyr, Palo Chinnese
"Gnoko Bok", che in Senegal significa "Grazie, piaceri condivisi, siamo insieme" in lingua wolof, è un progetto di circo contemporaneo in situ. Attraverso l'estetica di un racconto scritto dopo una tournée in Senegal e basato sull'esperienza di razzismo di uno degli artisti del progetto, di razza mista e di origine afro, i due acrobati invitano il pubblico a immergersi in un progetto la cui ricerca è ispirata da una citazione di Carolin Emcke: "Sto cercando quale forza poetica, quale pregiudizio letterario ci permette di resistere efficacemente alla violenza". È tra due mondi che gli artisti si evolvono, su un filo, un palo cinese, la terra e il cielo: In viaggio verso il Senegal, le due amiche e colleghe Tania Simili ed Estelle Borel muoiono nello schianto del loro aereo. Appena decedute, aprono la porta del Valhalla, o Olimpo, Paradiso o come lo si voglia chiamare, che è stato disertato. Dio, Zeus, Allah, Yahweh, Gaia o come lo si voglia chiamare, se n'è andato, ha fatto i bagagli. Un esaurimento totale. Ha abbandonato il suo posto, ha sbattuto la porta... Destinatario di due borse di studio per la scrittura (SSA & T. e Pro Cirque). Con Marion Guyez e Claudel Doucet come outsider e Tania Simili ed Estelle Borel come coautrici e interpreti.

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