"Arachnur" è la prima creazione della Cie kraD, una performance che mescola circo contemporaneo e suono rumoroso in un'estetica dark. In un universo di corde e cavi, il pubblico scopre un corpo catturato sotto il peso della vita, che evolve lentamente verso la metafora dell'impiccagione. Si tratta di un'immersione viscerale nel cuore dell'oscurità umana, di un immaginario acustico e di confine. Una sorta di rituale macabro, che riflette la disperazione umana e il loop infernale dei pensieri oscuri; un'offerta al patibolo. "Arachnur" è una sorta di catarsi al di là del male e del bene, oscura e poetica allo stesso tempo; un inno all'oscurità, ispirato dalla citazione del pittore Pierre Soulages: "Il mio strumento non era più nero, ma questa luce segreta proveniente dal buio".