Prima che la danza diventasse arte, prima che provasse ad esprimere qualcosa, prima di essere cerimoniale o tecnica, prima di tutto fu un gioco. Siamo onesti: i giochi che preferiamo sono spesso quelli che non dovremmo nemmeno incominciare. Giochi che portano con sé rischi e conseguenze, che sono ben più che semplici giochi, giochi che ci fanno girar la testa e ci possono spezzare il cuore. Il tema “gioco” attraversa come un filo conduttore molti dei precedenti lavori del coreografo Joshua Monten. Ora, con “Game Theory” Monten approfondisce la ricerca su alcuni elementi base del gioco: regole e libertà, rituali e sorprese, adrenalina e flow. Ne risulta una coreografia rigorosa nella sua forma estetica, che ciononostante concede ampi spazi di libertà e vivacità.